Metro C, aumenta la frequenza dei treni. Al via le prove tra San Giovanni e via Sannio

Primi passaggi dei treni sulla tratta T3 (San Giovanni-Colosseo) della metro C. I lavori sul “tronchino” che va dalla stazione San Giovanni al Pozzo 3.3 di via Sannio, quello dal quale sono partite le talpe meccaniche per lo scavo fino a piazza Venezia, sono infatti terminati e sono già iniziate le prove di transito dei convogli in assenza di passeggeri. Il nuovo tratto di binari attrezzato con due coppie di scambi ferroviari, consentirà ai treni di passare in maniera veloce ed efficiente da un binario all’altro realizzando la cosiddetta “inversione in coda al capolinea San Giovanni”, che permetterà di ridurre il tempo di attesa tra un convoglio e l’altro. Attualmente la linea in esercizio prevede un utilizzo ridotto delle ultime quattro stazioni prima del pozzo (San Giovanni, Lodi, Pigneto e Malatesta), poiché i treni non possono fare inversione di marcia cambiando binario, quindi sulla stessa banchina transitano sia treni in direzione centro che e in direzione capolinea di Monte Compatri/Pantano, diversamente dalle altre stazioni in cui le due banchine sono dedicate ciascuna ad una direzione del treno. Dopo le prove di transito che saranno eseguite fino al 5 maggio, il Consorzio Metro C consegnerà l’infrastruttura all’esercente (Atac) che farà almeno 45 ulteriori giorni di pre-esercizio e collaudi ministeriali. Fra circa 2 mesi, dunque, grazie alla possibilità dei convogli di fare “inversione a U” presso la stazione San Giovanni sarà possibile aumentare la frequenza dei treni, attualmente di 9 minuti e mezzo. Anche se non sarà possibile arrivare subito ai 4 minuti previsti a opera completata perché servirebbero altri quattro convogli sulla linea, Atac porterà la frequenza intorno agli 8 minuti nelle ore di punta del mattino, aggiungendo un treno a quelli attualmente in servizio a inizio giornata.

TRT