Raggi firma ordinanza in difesa dei nidi di rondine. Chi li distrugge dovrà ricostruirli

Continua, anche quest’anno, l’impegno di Roma Capitale in difesa dei nidi di rondine. Con un’ordinanza firmata il 12 maggio, infatti, la sindaca Virginia Raggi ha disposto il divieto, per chiunque, di distruggere, rimuovere o danneggiare i nidi di rodine, balestruccio, rondone comune, rondone pallido e specie affini, su tutto il territorio capitolino e per tutto il periodo di nidificazione (fino al 30 novembre 2021). In caso di violazione del provvedimento i trasgressori dovranno provvedere a ripristinare lo stato dei luoghi danneggiati, anche mediante l’istallazione di nidi artificiali.

Il provvedimento rientra in una serie di misure intraprese dal Campidoglio già negli anni scorsi per la conservazione delle rondini e simili, dal momento che si tratta di specie animali considerate a rischio e la cui importanza, come si legge nell’ordinanza stessa, sta anche nella loro capacità di contribuire alla riduzione di insetti come zanzare e mosche, potenzialmente vettori di malattie pericolose per l’uomo e per gli animali domestici.

Fra le disposizioni dell’ordinanza, la necessità di utilizzare, durante i lavori di costruzione edilizia, intonaco rugoso sotto i cornicioni degli edifici, quella di lasciare aperte cavità nelle tegole dei tetti, e in generale la costruzione di nidi artificiali per favorire la nidificazione. Il Campidoglio si impegna inoltre ad avviare, per mezzo del dipartimento di tutela ambientale, idonee campagne di sensibilizzazione e informazione sul tema della biodivrsità urbana anche attraverso il coinvolgimento di associazioni ambientaliste.

TRT