Covid e burocrazia. Chiude La Campana, il ristorante più antico di Roma

La Campana, il ristorante più antico di Roma e forse del mondo dopo oltre 500 anni di attività non può aprire. “Il nostro ristorante ha attraversato secoli di storia resistendo ad epidemie e guerre, ma questa volta rischia di non sopravvivere – dice Trancassini, proprietario de La Campana di Roma – Abbiamo provato a superare con grande dignità la prima fase della pandemia, ci siamo adeguati a tutte le normative per il distanziamento all’interno del ristorante e per offrire un servizio sicuro ai nostri clienti ma adesso, a distanza di oltre un anno dalla prima chiusura ci troviamo ad affrontare un ostacolo inverosimile: il primo Municipio di Roma ha deciso di proibirci l’uso dei tavoli all’aperto, che non intralciavano e non infastidivano nessuno, utilizzando peraltro riferimenti normativi propri della grande viabilità cittadina, a noi che siamo in un vicolo. Un atto inopportuno ed illegittimo, che abbiamo già impugnato, ma che di fatto ci toglie l’unica possibilità di dare continuità alla nostra storia che dura da oltre 500 anni. Una vergogna che colpisce anche i nostri dipendenti e la filiera di aziende che c’è dietro di noi. Un atto ostile che non tiene conto  del fatto che anche ‘La Campana’  è Roma e tutti gli atti contro aziende come le nostre, sono atti contro Roma. Non bastava il covid, la esiguità dei ‘ristori’, le regole stringenti alle quali ci siamo (inutilmente) adeguati, l’assurdità di orari incomprensibili, il coprifuoco di medioevale memoria, la proibizione dell’uso dei tavoli all’interno del locale…no, non bastava”.

TRT